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di Jennifer Kelly Geddes
Ecco come aiutare il vostro bimbo ad apprezzare quello che ha.
Sentire vostro figlio rispondere educatamente a una domanda o dire un grazie sincero vi fa sentire i genitori più orgogliosi del mondo. D’altra parte, sprofondate dalla vergogna quando vi giunge alle orecchie uno scortese “Ce l’ho già questo gioco.” Ecco sei consigli validi in ogni situazione per insegnare a vostro figlio non solo l’educazione ma anche la gratitudine.
Date voi stessi il buon esempio per insegnare il comportamento giusto al vostro bambino. Sia che riceviate un regalo vero e proprio sia che vi stiano dando un mano, parlatene con un linguaggio appropriato, spiega Jana Martin, dottoressa, psicologa infantile che esercita privatamente a Long Beach, CA. Parlate di come vi fa sentire ricevere quel regalo e di come lo userete.
Inviare bigliettini di ringraziamento è sicuramente un'abitudine ormai inusuale, ma la si può recuperare facilmente a casa vostra. I bambini più piccoli e in età prescolare possono ringraziare facendo dei disegni oppure potete farvi dettare voi i loro ringraziamenti, suggerisce Martin. I bambini più grandi possono scrivere un breve biglietto o una cartolina, incoraggiateli ad essere specifici. Fategli spiegare cos’è che apprezzano del regalo ricevuto (per esempio, è blu, uno dei suoi colori preferiti).
Vedete qualcuno che dà un mano a un’altra persona per portare la spesa in macchina? O un vicino che raccoglie la spazzatura davanti al vostro portone? Fate notare a vostro figlio questo tipo di azioni ed enfatizzate che aiutare gli altri è importante per tutta la comunità. Fate la stessa cosa quando sentite qualcuno dire grazie. "Potreste dire, 'Quella ragazza in fila nel negozio ha detto grazie e scommetto che la sua mamma ha sorriso quando l’ha sentita'” dice Martin.
Adrienne Jones, mamma di due figlie a Long Island, N.Y., fa controllare regolarmente alle bambine i loro giocattoli per donare quelli che non usano più o che non sono più adatti alla loro età. “In questo modo apprezzeranno qualunque cosa riceveranno” spiega.
Parlate con vostro figlio delle differenze tra le parole 'necessità, beni indispensabili e sfizi,'suggerisce Molly Wimbiscus, dottoressa in Medicina, psichiatra infantile e per adolescenti presso Cleveland Clinic Children's. “Le necessità sono fondamentali per sopravvivere (acqua fresca, aria pulita, un tetto sopra la testa, cibo, amore), le cose indispensabili ci aiutano nella vita di tutti i giorni, come la scuola, il computer, scarpe e vestiti,” spiega. Ma gli sfizi sono cose che desideriamo e che magari dobbiamo guadagnarci nel tempo. Si risparmia per togliersi qualche sfizio, ma le necessità e i beni indispensabili hanno la priorità.
Potete parlare di gratitudine quanto volete, ma le azioni restano più impresse delle parole. E fare qualcosa insieme come famiglia ha un impatto maggiore. Rastrellare le foglie nel giardino di un vicino, dare da mangiare a un gatto randagio o donare parte della paghetta a un'organizzazione benefica, aiuta vostro figlio a capire che le sue azioni hanno una conseguenza sugli altri. “In questo modo gli sarà più facile apprezzare il valore di quello che ha già” aggiunge Martin.
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